RITI

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Il nuovo contenitore

Gli organizzatori della Pro Loco vogliono stupire: al classico piatto aggiungono un contenitore speciale, un vaso da notte di plastica colorata (capace di contenere fino a sette etti di spaghetti conditi) che, pur recepito con il giusto spirito carnevalesco, darà alla festa un tocco di prosaicità non gradevole e risulterà fuori luogo. Il ‘vaso’, affiancato al piatto ed alle più eleganti terrine (che gradualmente sostituiranno entrambi) resisterà vari anni, fino esaurimento delle scorte. L’acquisto era stato un’occasione: un fornitore liquidava tutta la partita e solo la Bigolada avrebbe potuto attuare con successo il cambiamento della modalità d’uso. I cuochi in parte si lamentarono, la gente li voleva vedere riempiti e i loro forchettoni ben si prestavano all’operazione, ma in un colpo solo se ne andavano troppi spaghetti, che in qualche caso erano sprecati. Per ovviare all’inconveniente si pensò di aumentare il prezzo del vaso da notte di molto rispetto al piatto, ma anche la gente aveva capito e non lo comprava volentieri: era un contenitore esagerato per vuotare il quale occorreva essere almeno in tre.

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1973
luogoCastel d'Ario
titoloIl nuovo contenitore
descrizioneLa Pro Loco, al classico piatto, aggiunge un contenitore speciale, un vaso da notte di plastica colorata

Prima distribuzione

Si continua a fare la prima distribuzione gratuita ai poveri ma, man mano che i poveri furono sostituiti, alla stessa ora, dai non più poveri, si dovette imporre il versamento di una cifra pari al costo della terrina anche per chi il contenitore se lo portava da casa (nel 1980 i prezzi saranno di 400 lire per il piatto, 600 per la zuppa e 1000 per il vaso da notte).

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1973
luogoCastel d'Ario
titoloPrima distribuzione
descrizioneSi continua a fare la prima distribuzione gratuita ai poveri

L’ingresso della chiesa… tutto occupato!

Il trentanovenne Don Enzo, al suo primo incarico come parroco, sa che di lì a poco, l’11 febbraio 1970, primo giorno di Quaresima, se la dovrà vedere con quella ‘strana’ festa di piazza, di cui ha solo sentito parlare. Deciderà, per quell’anno, di osservare il fenomeno, programmando comunque la funzione quaresimale dell’imposizione delle Ceneri per la sera del giorno successivo, il giovedì. Dopo aver visto la folla che gremiva il paese, le bancarelle ai bordi del sagrato, il clamore, fa un resoconto al Vescovo Ferrari, il quale dispone che i casteldariesi e i loro ospiti siano dispensati dal digiuno il giorno delle Ceneri: la Quaresima, dal 1971, incomincerà a Castel d’Ario la domenica successiva.

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1970
luogoCastel d'Ario
titoloL'ingresso della chiesa... tutto occupato!
descrizioneGli scalini della Chiesa si trasformano in comode sedie per gustare i bigoli

I paioli

La posa della prima fascina sotto il calderone principale è l’elemento celebrativo della festa: ci si prepara a far fuoco sotto i paioli e questa frase risulterà assai felice perché verrà ripetuta fino agli anni ’60. L’accensione dei fuochi avviene al suono festante della campane, ovviamente solo perché è mezzogiorno le campane ne danno conto con il loro suono e non certo perché il parroco voglia assecondare la festa, trattandosi del primo giorno di Quaresima.

 

nome file13-1-e1511970502309.jpg
ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1970 circa - anni 2000
luogoCastel d'Ario
titoloI paioli
descrizionePassa il tempo ma il rito resta immutato

Un momento della distribuzione

Il recinto dei cuochi si stringe un po’ per lasciar fuori il chiosco dei giornali: un’edicola a base ottagonale che è stata spostata (prima era sull’altro lato della piazza) proprio nella zona dove si decide quell’anno di fare la distribuzione, anziché nello spazio angusto tra le colonne di portici usato l’anno precedente. La folla ha comunque più spazio per accalcarsi attorno ai due robusti cuochi, armati di forchettoni, che dispensano ricche porzioni di spaghetti.

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1969
luogoCastel d'Ario
titoloUn momento della distribuzione
descrizioneLa folla aspetta con ansia la porzione, abbondante, di bigoli

Una forchetta, 50 Lire

Nel 1968 arriva anche la forchetta, che viene messa in vendita alla modica cifra di cinquanta lire, mentre il piatto di cartone ed i bigoli sono al solito offerti gratuitamente. Ne verranno cucinati tre quintali. Nel 1982, piatto e forchetta 500 lire.

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1968
luogoCastel d'Ario
titoloUna forchetta, 50 Lire
descrizioneNel 1968 arriva la forchetta, a pagamento

 

Abbondanza di spaghetti per tutti

Già un mese prima del giorno fissato per la festa, gli stradini col carretto ed i sacchi girano per le corti degli agricoltori. Raccolgono le offerte: c’è chi offre dieci chili di frumento, chi mezzo quintale di granoturco, chi diecimila lire e chi “si scusa ma non dà niente”. Poi la festa arriva, impazza, mette allegria e “accontenta i palati” col suo solito rituale.

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1965
luogoCastel d'Ario
titoloAbbondanza di spaghetti per tutti
descrizioneTutti vengono sfamati, quintali di bigoli e porzioni abbondanti

L’esposizione dei trattori

Anni ’70

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ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
dataAnni '70
luogoCastel d'Ario
titoloL'esposizione di trattori
descrizioneTra carri, parate e giochi, negli anni '70 sfilano anche i trattori

La partita di calcio

1953

nome fileLa-partita-di-calcio-del-1953.jpg
ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1953
luogoCastel d'Ario
titoloLa partita di calcio
descrizioneLe formazioni del 1953

Le formazioni in campo

La Casteldariese è in maglia bianca. Alla partita, preceduta dai suoni della banda, da una consegna di fiori e dallo scambio dei gagliardetti tra il capitano casteldariese Perfetti e il ferrarese Delli Innocenti, assiste un “foltissimo pubblico venuto per l’occasione da tutta la provincia e dal vicino Veneto”. Ed anche se il risultato è di 6 a 2 per la Spal, la partita resterà da ricordare come un avvenimento eccezionale.

nome file2-3-e1511971408880.jpg
ricercatoreClelia Balletta
fotografo anonimo (Archivio Correzzola)
dati tecniciScanner Epson Perfection 4990 photo
data1953
luogoCastel d'Ario
titoloLe formazioni in campo
descrizioneUn momento che ancora oggi i casteldariesi ricordano con orgoglio