Il 12 febbraio il Conte di Spaur, governatore dell’Imperial Regio Governo della Lombardia, emette un avviso che è opportuno riportare
“Sua Maestà l’Imperatore essendosi degnato di espressamente dichiarare che è determinato di non tollerare alcuna dimostrazione popolare con mire antipolitiche, ed avendo inoltre la Maestà Sua (..) imposto a tutte le Autorità il dovere di procedere d’Ufficio (…) e di adoperarsi con ogni energia per ovviare a qualunque perturbazione della pubblica tranquillità, essendo in fine volere della Maestà Sua che non vengano permesse delle feste straordinarie, e che abbiano ad essere rigorosamente impedite le insolite adunanze popolari massime di notte tempo, il Governo di tiene in dovere di portare tali Sovrane dichiarazioni a cognizione del Pubblico nella più ferma fiducia che tutti gli abitanti della Lombardia saranno per conformarvisi pienamente, giacchè in caso diverso coloro che, male consigliati, osassero contravvenire ai permessi Ordini Sovrani, saranno irremissibilmente puniti a tenore delle veglianti Leggi ”.
Il clima dunque era questo: niente feste straordinarie, niente adunanze popolari soprattutto di notte.
nome file | avviso-polizia-1848-e1511963117702.png |
ricercatore | Clelia Balletta |
fotografo | Archivio Correzzola |
dati tecnici | Scanner Epson Perfection 4990 photo |
data | 1848 |
luogo | Castel d'Ario |
titolo | L'avviso dell'imperatore |
descrizione | Niente feste straordinarie, niente adunanze popolari soprattutto di notte |